Lo splendore del Messiah di Händel al Filarmonico di Verona
Sul podio Giulio Prandi, nuovo direttore del coro Ulisse Trabacchin con quattro solisti d’eccezione.
venerdì 17 dicembre, ore 20 – sabato 18 dicembre, ore 17
Orchestra e Coro della Fondazione Arena uniscono le forze nel segno di Händel per l’imponente Messiah. Sul podio Giulio Prandi con quattro eccellenze internazionali nelle parti solistiche. Debutta Ulisse Trabacchin come nuovo Maestro del Coro
Marie Lys, Sara Mingardo, Steve Davislim e Christian Senn sono i quattro solisti del grande oratorio in tre parti di Georg Friedrich Händel, che torna in tutto il suo splendore settecentesco dopo dieci anni esatti dall’ultima esecuzione al Teatro Filarmonico. Il M° Prandi, specialista del repertorio richiesto in tutto il mondo, guida l’Orchestra e il Coro.
Ulisse Trabacchin è il nuovo Maestro del Coro della Fondazione Arena di Verona per il prossimo triennio.
Il cimento con il grande oratorio di Händel, contenente alcune delle pagine corali più celebri di sempre, giunge come propizio battesimo per il nuovo maestro, soprattutto perché a dirigere l’Orchestra e il Coro della
Fondazione c’è uno dei massimi esperti di oggi del repertorio vocale e sacro del Settecento: Giulio Prandi, musicista, matematico, studioso, filologo e divulgatore, fondatore di Orchestra, Coro e Centro Studi Ghislieri, nonché direttore di prestigio, forte di importanti incisioni discografiche, tournée
internazionali e riconoscimenti. A Verona è già stato sul podio dell’appuntamento lirico dedicato alla regina Didone lo scorso marzo, con la rara cantata di Jommelli e l’opera Dido and Aeneas di Purcell, con numerosi
apprezzamenti da parte della critica nazionale: uno spettacolo trasmesso in streaming e ancora disponibile sulla webtv e i canali social della Fondazione Arena di Verona.
Tra i momenti corali, giustamente famosi, si stagliano alcune delle arie melodicamente più felici del compositore di Halle: ad interpretarle sono chiamati alcuni dei più richiesti interpreti al mondo in questo repertorio. Fanno il loro debutto a Verona il soprano svizzero Marie Lys, vincitrice dei più prestigiosi concorsi vocali dedicati alla musica antica e al Belcanto, e il tenore australiano Steve Davislim, poliedrico artista votato anche alla musica del ‘900 e contemporanea, mentre fanno il loro graditissimo ritorno
l’acclamato contralto veneziano Sara Mingardo e il baritono d’origine cilena ma italiano d’adozione Christian Senn, qui impegnato nelle pagine del basso. Ascoltare il più atteso cimento sinfonico-corale di Händel in forma pressoché integrale con raffinati interpreti al Teatro Filarmonico è un’occasione imperdibile nonché perfetta preparazione alle sorprese delle feste, culminanti con il Gala di San Silvestro con Josè Carreras il 31 dicembre, già in vendita.
Si ricorda che, a partire dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022, per accedere agli spettacoli in Teatro sarà obbligatorio esibire, insieme al biglietto, anche il green pass cosiddetto ‘rafforzato’ ovverossia di
certificazione verde COVID-19 di avvenuta vaccinazione o di avvenuta guarigione (decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172). Resta in vigore l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica per tutta la durata dello spettacolo. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina web https://www.arena.it/it/teatro.
servizio a cura di Christian Dal Pez
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