(a cura di Christian Dal Pez)
Al debutto la protagonista Clémentine Margaine e Luca Micheletti come Escamillo, con il tenore Brian Jagde e un cast internazionale di giovani interpreti ∙ Sul podio MARCO ARMILIATO, DIRETTORE MUSICALE DEL FESTIVAL ∙ L’allestimento integra per la prima volta le migliori intuizioni di Zeffirelli dal ’95 al 2009 e nuovi elementi mai realizzati dai bozzetti originali ∙ Ad Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Arena si aggiungono le voci bianche di A.Li.Ve., il Ballo con le coreografie originali di El Camborio riprese da Lucia Real e la Compagnia di Ballo spagnolo Antonio Gades.
È tutto pronto per la doppia inaugurazione del più popolare Festival d’Opera al mondo, giunto alla sua 99a edizione, all’insegna dei due titoli più amati e rappresentati nel millenario anfiteatro veronese: Carmen di Georges Bizet, venerdì 17 giugno, e Aida di Giuseppe Verdi, sabato 18. Entrambi recano la firma di Franco Zeffirelli, maestro della scenografia e della regia sia teatrale e lirica che cinematografica, di cui fra pochi mesi ricorrerà il centenario della nascita.
Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore e gelosia, di vendetta e pentimento, condanna alla guerra e all’ingiustizia: tutto ciò convive nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal soggetto originale dell’egittologo Mariette. A dirigerla torna l’esperto maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e internazionale al proprio esordio stagionale: dopo le prime recite si alternerà sul podio col Direttore Musicale Marco Armiliato.
Il cast della prima vede il debutto areniano del soprano Liudmyla Monastyrska nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Murat Karahan come Radamès e dal mezzosoprano Ekaterina Semenchuk come Amneris. Il leggendario basso Ferruccio Furlanetto sarà il gran sacerdote Ramfis, accanto agli esordienti Sava Vemić (Re) e Roman Burdenko (Amonasro), Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e al Messaggero di Carlo Bosi. Oltre all’Orchestra, al Coro preparato da Ulisse Trabacchin e ai Tecnici della Fondazione Arena di Verona, in scena tornerà il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino con la partecipazione delle étoile internazionali Ana Sophia Scheller, Ekaterina Olenyk e Fernando Montano.
Questi richiestissimi interpreti sono solo i primi di una schiera di stelle internazionali che si alterneranno nel corso della stagione, rendendo ognuna delle nove recite di Carmen una vera e propria première: tutte alla prima volta in Arena sono le protagoniste J’Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia Matochkina, affiancate dai carismatici Don Josè di Vittorio Grigolo e Roberto Alagna (entrambi per la prima volta nel ruolo a Verona). Come Micaela si avvicendano Gilda Fiume (al debutto), Maria Teresa Leva e Lavinia Bini e come Escamillo i baritoni Gëzym Myshketa e Claudio Sgura. Completeranno il cast gli esordienti Daniela Cappiello (Frasquita), Sofia Koberidze (Mercedes), Jan Antem (Dancairo), Vincent Ordonneau (Remendado) e Alessio Verna (Morales).
Repliche: 24, 30 giugno, 14, 21, 31 luglio, 11, 14, 27 agosto.
La serata inaugurale del 99° Arena di Verona Opera Festival sarà dedicata specialmente alla memoria di due fra i massimi cantanti del ‘900 molto presenti nella storia areniana: nel 2022 infatti ricorre il centenario sia del soprano Renata Tebaldi che del baritono Ettore Bastianini. Inoltre Carmen, insieme ad altre due produzioni del 99° Festival 2022, Nabucco e La Traviata, sarà ripresa dalle telecamere Rai grazie alla collaborazione di Gianmarco Mazzi e Arena di Verona srl.
Sabato 18 giugno sempre alle 21.15 è la volta di Aida: la prima di undici rappresentazioni per il Festival 2022 che ripropone l’Egitto aureo e i multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona esattamente vent’anni fa, con la ripresa dei costumi di Anna Anni e delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev. L’operazione esteticamente abbagliante del massimo regista e scenografo restituisce alla perfezione la doppia anima dell’opera più amata e rappresentata in Arena dalla prima stagione 1913: il capolavoro di Verdi infatti colloca un triangolo amoroso all’ombra delle piramidi, in equilibrio fra intimismo e grandeur, e lancia un messaggio di pace senza tempo.
Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore e gelosia, di vendetta e pentimento, condanna alla guerra e all’ingiustizia: tutto ciò convive nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal soggetto originale dell’egittologo Mariette. A dirigerla torna l’esperto maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e internazionale al proprio esordio stagionale: dopo le prime recite si alternerà sul podio col Direttore Musicale Marco Armiliato. Il cast della prima vede il debutto areniano del soprano Liudmyla Monastyrska nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Murat Karahan come Radamès e dal mezzosoprano Ekaterina Semenchuk come Amneris. Il leggendario basso Ferruccio Furlanetto sarà il gran sacerdote Ramfis, accanto agli esordienti Sava Vemić (Re) e Roman Burdenko (Amonasro), Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e al Messaggero di Carlo Bosi. Oltre all’Orchestra, al Coro preparato da Ulisse Trabacchin e ai Tecnici della Fondazione Arena di Verona, in scena tornerà il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino con la partecipazione delle étoile internazionali Ana Sophia Scheller, Ekaterina Olenyk e Fernando Montano.
Repliche: 23 giugno, 3, 8, 16, 24, 28 luglio, 5, 21, 28 agosto, 4 settembre