Ci sono amori che non accadono mai

(a cura di Roberto Tirapelle)

Sinossi

Le vite di Matteo e Carlotta si incrociano durante uno dei periodi più complicati per il mondo delle relazioni, il lockdown. Le loro anime incrinate, tanto lontane quanto simili nella loro fame di emozioni, si conoscono online e giorno dopo giorno, chiusi tra le mura delle proprie abitazioni, costruiscono un nuovo equilibrio fatto di parole, intimità e personali verità.

Cosa accadrà al loro rapporto quando, dopo mesi di chiusura, le porte di casa torneranno a riaprirsi? Una volta che si saranno conosciuti, la realtà saprà reggere il confronto con il brivido dell’immaginazione?

Dopo la pièce “Ci sono giorni che non accadono mai”, interpretata da Sergio Castellitto e Isabella Ferrari, Valerio Cappelli trasferisce su carta l’emozione del palcoscenico e ci rende spettatori delle vite di Matteo e Carlotta: davanti a noi il sipario si apre e, seduti in prima fila, ci immergiamo in una narrazione in tempo reale che sorprende, ci interroga e parla di noi.

L’autore

Valerio Cappelli è nato a Roma. Laureato in Storia dell’Illuminismo all’università La Sapienza, ha cominciato a vent’anni a scrivere per il Corriere della Sera. Segue i principali avvenimenti italiani e internazionali di cinema e di musica classica. Ha scritto cinque commedie, l’ultima è Gli occhiali di Sostakovic. La musica di “Ci sono giorni che non accadono mai”, che ha poi ispirato questo romanzo, è di Ennio Morricone, l’ultimo pezzo prima della sua scomparsa. Questo è il suo primo romanzo.

Nota

Conosco Valerio Cappelli perché seguo da anni i suoi servizi sul cinema e sulla musica, e soprattutto il focus sui personaggi che intervista. Pura letteratura, dimensione culturale dello spettacolo, sguardo sfaccettato sull’artista.

Poi seguii “La voce di Sinopoli” spettacolo che scorre la biografia del grande direttore d’orchestra. Conoscevo personalmente Sinopoli avendo seguito la sua attività in Italia e all’estero. Mi ha affascinato molto il ritratto che ne fa Cappelli.

Con questo racconto “Ci sono giorni che non accadono mai”, mi sono trovato spiazzato perché mescola stravaganza e intimità, aspetti che non conoscevo nella letteratura di Cappelli. I pregi del testo però comprendono altre dinamiche: la confidenzialità col virtuale che diventa respiro, squarci di personaggi che diventano teatro, allucinazioni che diventano cinema, amori sognanti e crudeli. Non c’è musica nella pagina scritta ma si vede e si sente in trasparenza lo spartito di Morricone.

Casa editrice: goWare – 136 pagine Prefazione di Aldo Cazzullo